E festeggiare si deve;
sia la Repubblica che non è,
né mai è stata:
dei precari,
dei senza tetto,
degli artisti e dei poeti.
Di chi nulla ha avuto,
nulla aveva,
nulla avrà.
Sia loro la bandiera
di una nuova società,
libera dalla ferocia del capitale,
libera dalle catene del profitto.
Libera da chi chiama pace
ciò che è guerra...
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